Scomparsa di Paola Moreno

È mancata oggi Paola Moreno. Nata a Napoli nel 1967, si era formata nella Federico II al magistero filologico di Alberto Vàrvaro. Espressione delle sue capacità di avvalersi di tale magistero furono la Tradizione manoscritta di Foucon de Candie: contributo per una nuova edizione, Napoli, Liguori, 1997 e il Compendio della Cronica di Froissart, Bologna, Commissione per i testi di lingua 1999. La sua educazione filologica si era completata alla scuola del filologo belga Pierre Jodogne, che si è dedicato alla edizione critica dell’immenso epistolario di Francesco Guicciardini. Frutto della loro preziosa collaborazione è stata l’edizione dell’epistolario del grande storico, che è arrivata all’XI volume per i tipi dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea (il XII volume, curato dalla sola Moreno, è in corso di stampa). A Guicciardini, Paola Moreno ha destinato la sua eccezionale ricerca di studiosa nell’ultimo ventennio, non solo con l’edizione delle lettere, ma anche con numerosi saggi critici e curando insieme a un altro studioso formatosi alla medesima scuola filologica napoletana, Giovanni Palumbo, gli importanti Atti del convegno internazionale di Liége, 17-18 febbraio 2004, Francesco Guicciardini tra ragione e inquietudine, Genéve, 2005.

Negli ultimi anni Paola Moreno aveva consolidato la sua primazia filologica negli studi guicciardiniani con due libri. Il primo, Come lavorava Guicciardini, Roma, Carocci, 2020, nel quale, ispirandosi alla lezione metodologica di Gianfranco Contini e, in particolare, a un suo famoso saggio (Come lavorava Ariosto, da cui deriva il titolo della collana nella quale è apparso il volume della Moreno), ha svolto una indagine puntuale, originale e illuminante delle diverse redazioni della Storia d’Italia. L’altro libro è l’edizione di una silloge, edita da Einaudi nel 2022, delle Lettere di Guicciardini, con la quale, compendiando il suo pluridecennale lavoro, presentava cinquanta epistole del suo Autore, arricchite da una pregevolissima introduzione e corredate da un ricchissimo ed esemplare commento.

Da moltissimi anni Paola insegnava all’università di Liegi lingua e letteratura italiana, contribuendo alla formazione di valenti studiosi della cultura italiana e francese nell’età del Rinascimento.

Alla straordinarietà delle sue qualità scientifiche Paola univa una umanità altrettanto straordinaria, della quale i suoi colleghi e amici del dottorato in Historical Studies avevano fatto esperienza nelle riunioni del collegio e nella recente presentazione del volume einaudiano presso il Dipartimento di Studi Umanistici.

Gennaro Maria Barbuto

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